L’emigrazione è stata una delle realtà più significative nella storia del nostro Paese, in particolare nel Sannio, dove centinaia di famiglie hanno deciso di partire alla ricerca di un futuro migliore. La partenza da Ceppaloni, Benevento, e da tanti altri paesi della provincia ha segnato il destino di intere generazioni, che nel corso del XX e XXI secolo hanno lasciato la loro terra natia per ricominciare altrove, in Paesi lontani come gli Stati Uniti, l’Australia, il Brasile, e molti altri.
Queste persone non sono mai veramente tornate, ma la loro terra, la loro lingua e i loro affetti sono rimasti nel loro cuore. Ancora oggi, grazie alle nuove tecnologie, come i social media e i siti web, come SANNIOALCENTRO, continuano a mantenere un forte legame con la loro terra natia, seguendo le notizie, le foto e i video dei luoghi dove sono cresciuti e dove hanno lasciato la loro giovinezza.
Le ragioni dell’emigrazione
La spinta a lasciare la propria casa e la propria famiglia, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, era forte e urgente. Le cause che spingevano tanti a partire erano molteplici e variegate:
La ricerca di un lavoro migliore: La mancanza di opportunità occupazionali nel Sannio, un territorio spesso segnato dalla povertà, spingeva i giovani e le famiglie a cercare fortuna all’estero, dove la domanda di manodopera, soprattutto in settori come quello edile, era forte.
Condizioni di vita difficili: Le difficoltà economiche e sociali, la scarsità di risorse agricole e il malessere generale hanno portato molti a cercare una vita migliore in terre lontane.
Un futuro incerto: Dopo la devastazione della guerra, la speranza di ricostruire una vita più stabile e serena era un forte motivatore per molti.
La promessa di un futuro migliore per i propri figli: Molti emigranti partirono con la speranza di garantire ai propri figli una vita migliore, un’istruzione e delle opportunità che, nel Sannio, sembravano irraggiungibili.
Un viaggio che cambiò la vita
Fino a qualche decennio fa, il viaggio verso le Americhe o l’Australia era lungo e difficile. Le navi impiegavano mesi per attraversare l’oceano, e la paura dell’ignoto era costante. Ma chi partiva lo faceva con la speranza nel cuore, pronto a ricominciare da capo. Oggi, grazie agli avanzamenti nei mezzi di trasporto, è possibile percorrere la stessa distanza in sole 24 ore di volo, ma il sacrificio e la determinazione di quei primi emigranti non sono mai stati dimenticati.
Molti di loro non sono più tornati a Ceppaloni o nei paesi del Sannio, ma ciò non significa che abbiano dimenticato la loro terra. Oggi, con la comunicazione via internet, rimangono in contatto con parenti e amici, seguendo da lontano i cambiamenti nelle loro città natali e nei luoghi dove hanno vissuto l’infanzia. Alcuni emigranti si sono stabiliti negli Stati Uniti, in Australia, in Brasile, a New York, Sydney, Melbourne, e perfino in luoghi esotici come le Isole Canarie, ma il legame con la loro terra non si è mai spezzato.
Dati sull’emigrazione dall’Italia
Nel corso del XX secolo, milioni di italiani hanno deciso di emigrare verso Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e il Brasile, in cerca di una vita migliore.
Tra il 1900 e il 1920, circa 10 milioni di italiani emigrarono, con una grande concentrazione verso gli Stati Uniti. Tra il 1911 e il 1913, oltre 800.000 italiani lasciarono il Paese, spesso con destinazione New York, Ellis Island, Chicago e altri grandi centri urbani americani.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’emigrazione riprese, ma con modalità diverse: tra 1950 e il 1970, circa 7 milioni di italiani partirono, destinazione principale gli Stati Uniti, l’Australia, ma anche il Canada e l’Argentina.
Negli anni ’70 e ’80, l’emigrazione si ridusse, ma continuò, sebbene a un ritmo inferiore, con destinazioni anche verso l’Europa (Germania, Francia).
L’emigrazione, quindi, è stata una parte fondamentale della storia del XX secolo, con milioni di italiani, compresi molti sanniti, che hanno cercato fortuna oltreoceano.
La nuova vita all’estero
Molti di questi emigranti hanno creato nuove famiglie, messo su imprese e trovato un posto di rilievo nelle società che li hanno accolti. In particolare, sono numerosi quelli che hanno lavorato in settori come l’edilizia, contribuendo alla costruzione di grandi città. Alcuni hanno anche accumulato ricchezze, costruendo case, comprando auto, avviando attività commerciali. Altri hanno scelto strade diverse, diventando professionisti di successo, medici, insegnanti, persino professori universitari in prestigiose università come Harvard.
Tutto ciò è il risultato della determinazione, del coraggio e del duro lavoro di persone che hanno avuto il coraggio di abbandonare il sicuro ma limitato mondo del Sannio per affrontare le incertezze di una nuova vita in terre sconosciute. Ma nonostante il successo e la realizzazione che hanno trovato all’estero, le loro radici sannite sono sempre rimaste forti, ancorate nei ricordi e nelle tradizioni che portano con sé ovunque vadano.
Il valore della memoria e delle radici
Grazie ai mezzi di comunicazione moderni, i “Sanniti nel mondo” non sono mai stati così vicini a casa. Su Facebook, Instagram, e altri social network, scambiandosi fotografie e racconti, mantengono viva la memoria della loro infanzia e adolescenza trascorse nei paesi del Sannio. I viaggi in Italia sono ancora frequenti, anche se brevi, e permettono loro di riabbracciare i parenti e di rivivere luoghi che hanno segnato la loro vita.
Un tributo al coraggio degli emigranti
Chi ha deciso di partire non lo ha fatto per una scelta facile, ma ha affrontato il sacrificio di separarsi dai propri cari e di adattarsi a una nuova cultura, a una nuova lingua, e a nuove difficoltà. Oggi, molti di questi emigranti sono diventati cittadini di successo in molti Paesi, ma il loro cuore è sempre rimasto legato al Sannio, alla sua lingua, alle tradizioni, ai ricordi di famiglia e di amici.
Elogiamo questi coraggiosi pionieri che, con spirito di avventura e determinazione, hanno contribuito alla crescita di nuove nazioni, costruendo non solo una nuova vita per sé, ma anche lasciando un’impronta indelebile nel mondo. La loro storia ci insegna che non ci sono frontiere per il coraggio e la speranza di chi, con le proprie mani, costruisce il proprio destino.
In un mondo sempre più globalizzato, è bello sapere che, nonostante le distanze, possiamo rimanere vicini attraverso la memoria e la connessione digitale. Gli emigranti sanniti, pur vivendo lontani, sono una parte viva della nostra storia e della nostra comunità.
SANNIOALCENTRO
DI CARMINE TRANFA E LUIGI TRANFA
1 gennaio 2025